Sono nato a Ivrea nel 1983, quando c’era l’Olivetti e si stava tutti bene, sono sicuro che il mio stesso giorno sia nato qualcuno di famoso ma mi sembrava banale citarlo. Ho fatto diverse cose nella vita tra cui laurearmi in Giurisprudenza, conseguire un Master in European Business, trasferirmi a Londra dove ho lavorato come Marketing Manager in alcune aziende, per lo più nel settore dei servizi finanziari. Tutto questo in mezzo a una lunga serie di errori e peccati di gioventù. A quasi 30 anni, mentre la vita finalmente si dispiegava, mi è stata diagnosticata una condizione retinica dall’origine misteriosa che mi ha progressivamente portato alla cecità. 

Oggi, vivo in maniera relativamente serena nella mia condizione di persona cieca. 

Nel 2021 ho deciso di tornare all’Università di Torino dove, alla mia veneranda età, sto frequentando il corso di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche anche se i miei compagni, anzi colleghi come dicono loro, sono nati quando io intraprendevo il mio primo percorso universitario. La voglia di imparare mi sorregge in questo nuovo percorso, l’ottusità di alcune istituzioni e delle persone che le compongono mi fanno vacillare quotidianamente, ma al momento sto vincendo io. Scrivo per passione, sono naturalmente un lettore e, senza pretendere di emulare i maestri che tanto mi piace leggere, spero che le mie storie possano intrattenere lettori e lettrici come me.

Ho pubblicato “Cosa cambia” nel 2019 mentre a fine 2023 è arrivato in libreria “Vendo”, entrambi editi da Le Château. 

Ho un carattere a volte ruvido ma sempre sincero, l’ironia è la mia tana preferita anche se devo ammettere di trascendere a volte nel sarcasmo, sono i miei meccanismi di difesa nonostante abbassi spesso la guardia pur di farmi colpire e ridere di me stesso. Nessuno mi crede ma sono timido, in maniera sfrontata ma pur sempre timido! Sono valdostano ma anche un po’ piemontese grazie alla mia nonna, nel pormi si notano le mie radici come un vitigno di Nebbiolo prende i sali minerali dal terreno su cui cresce.

Mi piacciono lo sport, soprattutto il calcio anche se meno di un tempo, e gli animali per cui ho deciso di condividere casa e vita con un cane nero che ho chiamato Maguro in ricordo di un meraviglioso viaggio in Giappone. Mi piace ovviamente la musica ed essendo cresciuto negli anni ’90 non smetto di seguire quel che resta di Oasis, Blur e di quel glorioso movimento che fu il brit pop.

Sono discretamente socievole ma per niente social, al momento non ho nessun profilo attivo e se doveste incontrarne uno, che magari vi propone una multiproprietà da qualche parte, sicuramente non sono io!   

Per contattarmi cliccate qui oppure, se ci siamo già incontrati, apprezzo una telefonata vecchio stile, ho lo stesso numero dal 1997 e se non lo avete più uno dei sei gradi che ci separano sono sicuro potrà fornirvelo.